Pensieri pre partenza - Sara Jane
"Non avere aspettative, lasciati sorprendere" è il mio mantra pre-partenza di sempre. Più facile a dirsi che a farsi, di solito.
E' la mia terza volta in Africa, si dice che 3 sia il numero perfetto ma trovo difficile credere che l'Africa possa essere più sorprendente ancora delle prime due. Il Mal d'Africa esiste e solo chi l'ha vissuto può capirne il significato. Non è la semplice sensazione di vuoto malinconico che ti assale di ritorno da qualsiasi altro viaggio, lungo o corto che sia. L'Africa ha dei colori, degli odori, dei paesaggi indimenticabili. Lo sguardo dei bambini e delle persone è diverso, ti cambia qualcosa dentro, ti ridimensiona l'anima in un modo che non puoi ignorare. Non esiste tempo in Africa e le sensazioni che si provano, le persone che si incontrano, la vastità dei cieli africani e la potenza dei tramonti, nessuna fotografia sarà mai in grado di immortalarli. I bambini ti seguono per chilometri, senza che le loro mamme si preoccupino, camminano a piedi scalzi nella polvere senza lamentarsi del dolore, senza sentirlo. Giocano a fare le capriole come fosse il gioco più bello del mondo. Quella sensazione di provare a fare qualcosa seppur nel proprio piccolo, di essere importanti anche per un solo secondo. Dapprima ci si sente fortunati ad essere nati, per puro caso, in una parte del mondo in cui non necessariamente si cammina a piedi nudi nella polvere. Al ritorno,invece, ci si sente quasi sfortunati ad essere nati, per puro caso, in quella stessa parte del mondo in cui le persone sanno solo vivere rincorrendo il tempo e le mode, persone che spesso non conoscono il significato del vivere e sorridere di cuore. Perchè in Africa sì, manca tutto meno che lo sguardo.
Sara Jane, Varese.